Il 23 maggio 2017 è stato avviato, con la prima riunione dei partner presso la sede dell’IPLA, il progetto MITIMPACT, finanziato nell’ambito del programma Interreg ALCOTRA Italia-Francia e incentrato sulla previsione e valutazione dell’impatto del cambiamento climatico e dell’inquinamento fotochimico dell’aria sulla vegetazione transfrontaliera.
Le regioni interessate dal progetto, nelle quali l’impatto del cambiamento climatico sarà importante nel prossimo futuro, sono chiamate a rispondere con azioni di mitigazione, che permettano la salvaguardia della natura e dell’attrattività del territorio negli anni a venire.
La compagine dei partner chiamata ad operare comprende oltre all’IPLA, impegnata da oltre vent’anni nello studio e nella prevenzione e mitigazione dei danni da ozono sulla vegetazione, il GIEFS, associazione francese con grande esperienza sui problemi di deperimento collegati a stress biotici ed abiotici nelle foreste mediterranee, l’ARPA Piemonte, istituzionalmente incaricata di studiare, organizzare e diffondere le informazioni associate agli elementi dell’ambiente fisico e chimico e del clima in Piemonte, IPSP-CNR, istituto all’avanguardia a livello europeo nello studio delle interazioni tra inquinamento da ozono, cambiamenti climatici e vegetazione forestale e infine GeographR, studio professionale specializzato in analisi e modellizzazione di dati ambientali ad alta risoluzione spaziale.
In questa occasione, è stata presentata una prima bozza del piano di comunicazione e il logo ufficiale del Progetto selezionato tra una serie di proposte possibili.
In estrema sintesi, gli obiettivi del Progetto sono:
– aumentare la comprensione degli impatti e la correlazione dell’incidenza dei danni da ozono con i parametri climatici attuali e futuri. Tali analisi servono anche per mettere a punto il piano di gestione richiesto per sostenere la candidatura UNESCO;
– verificare e valutare le attuali norme europee, proponendo eventuali nuove soglie di protezione delle foreste mediterranee e metodologie per la stima dell’impatto del danno da ozono sui servizi offerti dall’ecosistema, con possibili azioni di mitigazione e adattamento;
– realizzare azioni di informazione e sensibilizzazione rivolte al grande pubblico, amministratori pubblici e professionisti.